Il cappotto a casa nostra!

Ci eravamo chiesti come sarebbe stato “abitare” in un cantiere dove veniva installato ill cappotto termico. Ed eccoci qui a lavorare nei nostri uffici mentre dalle finestre abbiamo visto crescere in alcuni giorni il ponteggio, abbiamo visto scendere acqua ed i detriti e poi abbiamo seguito il via vai dei materiali, gli operai con le loro cazzuole, fino al momento dei tasselli.

Siamo stati positivamente colpiti di imparare in prima persona quali sono i possibili disturbi della lavorazione di posa del cappotto e di scoprire che in effetti non sono molti, infatti sono minimi i momenti di vero rumore.

Abbiamo iniziato con il montaggio del ponteggio a metà febbraio, l’edificio che ospita i nostri uffici è una architettura degli anni 70, con una fascia di finestre ad ogni piano, arretrate dove le terrazze chiuse da parapetti continui ne ripetono la linearità.

L’intervento è iniziato con la battitura degli intonaci, questi ci erano sembrati piuttosto in buone condizioni, ma grazie a questa lavorazione abbiamo scoperto essere in fase di distacco su diversi fronti. I calcinaci sono stati raccolti e deposti nel cassone dei materiali speciali pronti per essere poi smaltiti.

La battitura degli intonaci

Le facciate sono poi state lavate e rese idonee alla posa del cappotto e quindi alla tenuta del fondo adesivo-rasante del sistema Kerakoll Airplus. Le operazioni si sono susseguite velocemente, dalla posa della base di partenza al fissaggio dei pannelli come da nostro progetto, iniziando con la facia di Eco Dur Zeta come da manuale. I pannelli venivano posizionati e trascorse 48h dalla posa, gli operai specializzati seguivano con la perforazione e la posa dei tasselli fisher. Sapevamo che i tasselli da normativa sono molti (6 al mq), quello che non sapevamo è che il rumore sulla zona specifica si diffonde per vibrazioni all’interno degli ambienti amplificandosi. Per fortuna, anche in questo caso, il fissaggio è molto rapido ed il rumore che ha disturbato le nostre telefonate solo quando relativo alla parete perimetrale della zona in cui eravamo seduti è durato poco e nel mentre abbiamo comunque potuto spostarci nella stanza a fianco per continuare le nostre attività.

Tassellatura

Al termine della posa dei pannelli e dei loro tasselli le fasi successive di fissaggio dei profili angolari, gocciolatoi e della rete con il nuovo strato di adesivo-rasante sono andate avanti senza causare ulteriori rumori molesti.

Quindi a chi ci chiedeva se il cappotto è una lavorazione invasiva e di disturbo per chi abita all’interno, ora possiamo rispondere serenamente che rispetto il grande beneficio che il cappotto ha sui vecchi immobili, il disturbo è davvero minimo.

Chi potrà usufruire del 110%?

Ormai da qualche mese le normali chiacchiere al bar sono cambiate, intanto da mesi per poter prendere un caffè dobbiamo indossare la mascherina, berlo a distanza, preferibilmente guardando in basso, evitando contatti, uscendo presto dal bar. Ma ancora ci piace scambiare qualche parola con il barista ed il vicino, lamentarci del freddo che arriva, della situazione dei nuovi contagi Covid-19, chiedere che ne pensa di questo Ecobonus al 110%.

L’interesse per l’efficientamento energetico dei nostri edifici sta crescendo nella coscienza degli Italiani. Una casa confortevole, il luogo sicuro, sostenibile, efficiente, in cui rifugiarsi a fine giornata, chi non lo vorrebbe? Ma chi potrà trasformare la propria casa in questo luogo desiderato?

Lavori su parti comuni in condominioLavori su singole unità immobiliari in condominioLavori su immobili indipendenti
Case NON DI LUSSO PRIMA o SECONDA casaSI senza limiti nel numero di abitazioniSI, per massimo due abitazioni condominiali e nonSI, per massimo due abitazioni condominiali e non
Case DI LUSSO PRIMA o SECONDA casaNONONO
Immobili NON RESIDENZIALISI, se il condominio è per minimo 50% residenzialeNONO
Per quali immobili è possibile il 110%

Se si effettua un intervento trainante è possibile, sia per il condominio che per i singoli nel loro appartamento, realizzare, sempre con il bonus del 110%, anche opere a traino ovvero uno di quegli interventi previsti a traino quali: il cambio degli infissi o degli schermi solari, il fotovoltaico ed i sistemi di accumulo, le colonnine per la ricarica delle vetture elettriche, la sostituzione di generatori di aria calda a condensazione, a biomassa in classe 5 e gli scaldacqua a pompa di calore.

Il Superbonus spetta nel caso di interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali (coperture, pavimenti) e inclinate delimitanti il volume riscaldato, verso l’esterno, verso vani non riscaldati o il terreno che interessano l’involucro dell’edificio, con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo e che rispettano i requisiti di trasmittanza “U” (potenza termica dispersa per m2 di superficie e per grado Kelvin di differenza di temperatura), espressa in W/m2K, definiti dal decreto di cui al comma 3-ter dell’articolo 14 del decreto legge n. 63/2013. Per tali interventi il Superbonus è calcolato su un ammontare complessivo delle spese pari a:

  • 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti site all’interno di edifici plurifamiliari;
  • 40.000 euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, se lo stesso è composto da due a otto unità immobiliari;
  • 30.000 euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, se lo stesso è composto da più di otto unità immobiliari.

Abitare nel 2020

Il nostro modo di abitare sta cambiando, le nostre case sono state le vere protagoniste di questo inaspettato 2020, durante il lock-down abbiamo capito quanto l’ambiente domestico abbia una importanza centrale nella nostra quotidianità. Dopo anni di cene ed aperitivi dopo il lavoro, di lunghe giornate passate in ufficio, di ambienti spesso usati come dormitori, durante il lock-down molti di noi hanno ricominciato a vivere l’abitazione, lavorare a casa, cucinare, invitare un amico a cena per non dover uscire ed indossare la mascherina. Il luogo sicuro la casa, la nostra palestra, il nostro ufficio smart, ma anche il nostro ristorante e magari il nostro nuovo orticello sul balcone, i vicini di casa quelli che abbiamo conosciuto affacciandoci alla finestra. Come sarà la casa del futuro?

Aggiungeremo km e m2 alle nostre case?

La necessità di scegliere una casa ad una distanza adeguata dal posto di lavoro, con lo smart-working è stata soppiantata dall’idea di spostarsi in un abitazione più grande, magari fuori città. La centralità era stata una delle nostre priorità fino a prima dell’evento COVID-19. La distanza casa-lavoro, la voglia di avere la “movida” dietro casa, tutti i giovani si erano spinti verso il centro della città, vivendo anche in piccole abitazioni mono-camera, oppure in condivisione, purché di restare vicino al centro. Ora le nostre esigenze sono cambiate, abbiamo capito che lavorare a casa ed essere produttivi è possibile, abbiamo riscoperto l’importanza di avere i nostri spazi ed abbiamo rivalutato il valore della natura vicino a casa in contrasto con il grigio della città asfaltata. La stessa distribuzione planimetrica della casa ideale ha acquisito nel nostro immaginario un luogo dedicato al lavoro, una stanza in cui raccogliere i nostri hobby ed in cui lavorare in un ambiente conoscono e tranquillo, lontano dai rumori della cucina, separato e contenuto per poter poter attendere conference call senza imbarazzo. Sopratutto per le famiglie con figli lo spazio della casa torna ad essere riprogettato con ambienti comuni, ma anche spazi di isolamento per poter lavorare, studiare, giocare senza creare disturbo agli altri membri della famiglia. Queste esigenze diverse cambieranno per sempre le nostre scelte nella location e nella metratura delle nostre case?

Le case diventeranno smart?

La domotica e le apparecchiature WiFi/Bluetooth sono sempre state un lusso più che una comodità. Ma oggi sappiamo che abbiamo bisogno di comunicare da casa, di restare connessi, di essere pronti a condividere a distanza. Oggi siamo consapevoli che sarebbe meglio utilizzare la tecnologia vocale per controllare dispositivi ed elettronica, per evitare di toccare le maniglie delle porte, gli interruttori quando torniamo a casa ed è buio. Nuove funzionalità incentrate sulla salute diventeranno più comuni, come le superfici auto-igienizzanti, il monitoraggio della qualità dell’aria interna, i sistemi di trattamento dell’aria UV. Il benessere abitativo è oggigiorno direttamente dipendente dalla tecnologia, non solo perché abbiamo bisogno di vivere in un luogo dove la rete internet ci garantisca una connessione stabile e potente, ma anche per soddisfare una crescente esigenza di comfort abitativo. Il controllo della temperatura attraverso l’installazione di sistemi di condizionamento e di cappotti termici. Infissi che possano silenziare il rumore della strada e che offrano un buon taglio termico. Le tecnologie costruttive negli ultimi anni hanno raggiunto classi di benessere fino alla A4+ per case che non solo permettono di risparmiare sulle bollette, ma che sappiano anche rendere piacevole la nostra più lunga permanenza nell’edificio.

ENEA studia i sensori biodegradabili per gli edifici

Nasce SENSIBILE, un nuovo tipo di sensori biodegradabili per il monitoraggio degli edifici, SENSori autonomI e Biodegradabili per il monItoraggio ambientaLe negli Edifici che l’ENEA sta conducendo nell’ambito del suo programma Proof of Concept, in partnership con l’azienda PROMETE, lo spin-off dell’Istituto Nazionale per la Fisica della Materia (INFM-CNR).

L’obiettivo è quello di realizzare un sistema di sensori autonomi e intelligenti in grado di tenere sotto controllo i parametri microclimatici degli ambienti interni come temperaturaumidità e concentrazione di CO2. Una rete di rilevatori in grado di garantire la salubrità all’interno degli edifici con la particolare prerogativa di essere anche biodegradabili e quindi sostenibili ed eco-compatibili nel proprio ciclo di vita. Inoltre l’autosufficienza energetica degli stessi permetterà un funzionamento autonomo e il loro utilizzo consentirà un risparmio energetico sui consumi ed una riduzione dei costi di esercizio.

SENSori autonomI e Biodegradabili per il monItoraggio ambientaLe negli Edifici

Per la realizzazione dei dispositivi si impiegheranno biomateriali ottenuti da risorse rinnovabili, come ad esempio la gelatina e la cellulosa.

Nella prima fase il progetto verrà realizzato un prototipo biodegradabile, integrante un generatore di corrente che alimenti almeno un tipo di sensore (ad es. temperatura, umidità e CO2), al fine di dimostrarne la fattibilità tecnologica. Una volta validata la tecnologia in laboratorio si provvederà a trasferirla in ambiente industriale.

Nella seconda fase, il prodotto si integrerà nella casa intelligente monitorando i parametri ambientali attraverso una rete di sensori autonomi distribuita in tutta la casa. Sarà possibile progettare i sensori al fine di farli funzionare per un tempo di vita pre-programmato, per poi degradarsi in maniera sicura per gli esseri umani e l’ambiente. Questo permetterà di gestire in maniera ecosostenibile e consapevole per l’utente il fine-vita del prodotto finale.

Temperatura, umidità e inquinamento dell’aria influiscono significativamente sulla qualità degli ambienti in cui si vive e si lavora. Dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità mostrano che il 92% della popolazione mondiale trascorre la maggior parte del tempo in ambienti chiusi e che circa 3 milioni di decessi ogni anno sono riconducibili all’inquinamento indoor. Un dato importante su cui riflettere e su cui costruire i nostri spazi quotidiani.

Superbonus al 110%

Mancano i decreti attuativi, ma noi siamo già pronti a darvi il 110%

La missione

Ricerchiamo soluzioni capaci di garantire ai nostri clienti l’efficienza, il risparmio ed il benessere per vivere al meglio la propria casa o il proprio ufficio, ogni giorno. Con una attenzione a salute e comfort progettiamo ambienti che aiutano il benessere fisico accompagnando i nostri committenti in scelte di efficienza per ridurre l’inquinamento ambientale ed i consumi dei propri immobili.

Che cosa fare?

Per valorizzare e migliorare l’efficienza energetica del vostro immobile, sarà necessaria una prima valutazione di fattibilità. A conclusione di un iter di analisi che i nostri tecnici potranno realizzare per voi in tempi brevi, si potrà realizzare un preventivo con un prospetto di costi sulle soluzioni ritenute idonee. A seguito della approvazione del preventivo la nostra azienda si occuperà della verifica della documentazione finale per gli adempimenti, della conduzione del cantiere e della creazione del nuovo certificato energetico rispondente alle normative in vigore per accedere al Ecobonus del 110%.
In questo modo il committente avrà la sicurezza che, col termine dei lavori, sia stata eseguita una verifica finale che attesta la qualità energetica e di comfort realizzata. Inoltre i nostri esperti potranno valutare con voi la gestione finanziaria dell’intervento mediante opzioni di cessione del credito.

Il Superbonus 110% è diventato legge.

Il Superbonus è legge. Diventeranno presto operative le detrazioni fiscali potenziate, con aliquota del 110%, per chi realizza un cappotto termico, sostituisce gli impianti di riscaldamento esistenti con caldaie a condensazione e a pompa di calore, installa pannelli fotovoltaici e colonnine di ricarica per auto elettriche e riduce il rischio sismico degli edifici.

Il Senato ha confermato, senza alcuna modifica, il testo approvato dalla Camera dei Deputati l’8 luglio.

Dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 questi interventi godono del superbonus del 110%, bonus che potrà essere utilizzato come detrazione fiscale in 5 anni oppure come sconto in fattura con cessione del credito all’impresa che ha realizzato i lavori o a banche o ad altri intermediari finanziari.

Possono usufruire del superbonus per la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza antisismica i seguenti soggetti che sostengono le spese per la realizzazione degli interventi dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021:

  • le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti o professioni;
  • i condomìni;
  • gli Istituti autonomi case popolari (IACP) comunque denominati e gli enti con le stesse finalità sociali che rispondono ai requisiti della legislazione europea sull’in house providing per gli interventi su immobili di loro proprietà o gestiti per conto dei Comuni, adibiti a edilizia residenziale pubblica;
  • le cooperative di abitazione a proprietà indivisa per gli interventi sugli immobili da esse posseduti e assegnati ai propri soci;
  • organizzazioni senza scopo di lucro, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale del terzo settore;
  • associazioni e società sportive dilettantistiche (ASD), ma solo per gli interventi su immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi.

Ora non ci resta che attendere i decreti attuativi:

  • il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate con le regole sullo sconto in fattura e la cessione del credito, che deve essere approvato entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge;
  • il decreto sui tetti di spesa e i massimali di costo degli interventi, su cui i professionisti dovranno basarsi per il rilascio delle asseverazioni;
  • il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) con le modalità di trasmissione delle asseverazioni all’Enea, da approvare entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge.

Entro trenta giorni saremo pronti a finalizzare gli interventi e definirne l’operazione finanziaria.

Parti per primo e chiedici una valutazione economica e di fattibilità oggi stesso!

DL rilancio del 19 maggio 2020

DECRETO RILANCIO

secondo ART. 119 – Incentivi per l’efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici

secondo ART. 121 – Opzione per la cessione o per lo sconto in luogo delle detrazioni fiscali

Riqualificazione energetica (Eco bonus)

Detrazione nella misura del 110% delle spese documentate e rimaste a carico del contribuente, sostenute dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo, per specifici interventi volti ad incrementare l’efficienza energetica degli edifici (eco bonus): interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo (la detrazione è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a euro 60.000 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio);  interventi sugli edifici unifamiliari o sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto, a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, ovvero con impianti di microcogenerazione (la spesa massima detraibile è di 30.000 euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio nel caso di interventi su parti comuni).
La detrazione del 110%, nei limiti di spesa previsti dalla normativa vigente, si applica anche a tutti gli altri interventi di efficientamento energetico a condizione che siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi di cui sopra. Per poter accedere alla detrazione, gli interventi devono assicurare, nel loro complesso, il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio o, se non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta.
La disposizione non si applica agli interventi effettuati dalle persone fisiche, al di fuori di attività di impresa, arti e professioni, su edifici unifamiliari diversi da quello adibito ad abitazione principale.

Sisma bonus

Non sei incatenato a nessuna di queste cose: uno degli aspetti meravigliosi dei detrazione del 110% per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per interventi volti alla riduzione del rischio sismico. In caso di cessione del corrispondente credito ad un’impresa di assicurazione e di contestuale stipula di una polizza che copre il rischio di eventi calamitosi, la detrazione spetta nella misura del 90%. Le disposizioni non si applicano agli edifici ubicati in zona sismica 4 per gli interventi effettuati dalle persone fisiche, al di fuori di attività di impresa, arti e professioni, su edifici unifamiliari diversi da quello adibito ad abitazione principale.

Impianti fotovoltaici

Non riesci a pensare a come iniziare? Scrivi la prima cosa che ti viene in Per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per l’installazione di impianti solari fotovoltaici eseguita congiuntamente a interventi di riqualificazione energetica o di riduzione del rischio sismico (vedi Sisma bonus ed Eco bonus), spetta una detrazione del 110%, fino ad un ammontare complessivo delle stesse spese non superiore a euro 48.000 e comunque nel limite di spesa di euro 2.400 per ogni kW di potenza nominale dell’impianto solare fotovoltaico, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo. La detrazione è riconosciuta anche per l’installazione contestuale o successiva di sistemi di accumulo integrati ed è comunque subordinata alla cessione in favore del GSE dell’energia non auto-consumata in sito; non è invece cumulabile con altri incentivi pubblici o altre forme di agevolazione di qualsiasi natura previste dalla normativa europea, nazionale e regionale, compresi i fondi di garanzia e di rotazione.

Colonnine per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici

Per l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici, eseguita congiuntamente a interventi di riqualificazione energetica (vedi Eco bonus) si riconosce una detrazione del 110%, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo.

Trasformazione delle detrazioni fiscali in sconto sul corrispettivo dovuto e in credito d’imposta cedibile

Introdotta la possibilità per i contribuente che sostengono, negli anni 2020 e 2021, spese per interventi di ristrutturazione edilizia, efficienza energetica, adozione di misure antisismiche, recupero o restauro della facciata degli edifici, installazione di impianti solari fotovoltaici, installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, di optare, in luogo della detrazione, per un contributo sotto forma di sconto in fattura da parte del fornitore, che potrà recuperarlo sotto forma di credito di imposta cedibile ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari, ovvero per la trasformazione in un credito di imposta.