Decreto Semplificazioni nel Superbonus

Nella Gazzetta Ufficiale n. 129 del 31 maggio 2021 è stato pubblicato il Decreto Legge 31 maggio 2021, n. 77 un decreto volto all’accelerazione ed allo snellimento delle procedure.

Con la lettera c) del comma 1 dell’art. 33 del Decreto Semplificazioni, che interviene sull’art. 119 del decreto Rilancio, sostituendone il comma 13-ter, gli interventi del superbonus 110% possono essere realizzati con la sola Comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA): non è più richiesta l’attestazione dello stato legittimo degli immobili, ad eccezione di opere di demolizione e ricostruzione, ovvero delle opere che non rientrano nella specifica dei lavori di manutenzioni straordinaria.

Con la semplificazione e la presentazione della CILA non si richiede più l’attestazione dello stato legittimo di cui all’ articolo 9-bis, comma 1- bis del DPR 6 giugno 2001, n. 380. Per gli interventi inerenti al Superbonus non è quindi più prevista la decadenza del beneficio fiscale se non esclusivamente nei seguenti casi:

  • mancata presentazione della CILA;
  • interventi realizzati in difformità dalla CILA;
  • assenza dell’attestazione dei dati di cui al secondo periodo;
  • non corrispondenza al vero delle attestazioni ai sensi del comma 14

Grazie a queste misure possiamo prevedere l’avvio del cantiere in tempi più rapidi. Tuttavia qualche dubbio rimane, poiché la Cila potrebbe diventare un’autodenuncia in caso di abusi edilizi, il Superbonus non dovrebbe decadere, ma i proprietari potrebbero vedersi recapitare le sanzioni dagli uffici tecnici dei comuni. I dubbi sono molti e tra i professionisti si discute anche il rischio di stallo per quei progetti dove si sarebbe dovuto sanare prima di procedere con le nuove pratiche.

Tra le modifiche introdotte dal Decreto Semplificazioni :

  • L’inserimento del comma 10-bis, dove viene specificato che sono ammesse alla super agevolazione anche le categorie catastali B/1, B/2 e D/4. Per questo tipologia di immobili è valido il superbonus 110% ma è necessario che i titolari siano in possesso di specifici requisiti, ovvero che svolgano attività di prestazione di servizi socio-sanitari e assistenziali e i cui membri del Consiglio di Amministrazione non percepiscano alcun compenso o indennità di carica e che abbiano un contratto regolarmente registrato di proprietà, nuda proprietà, usufrutto o comodato d’uso gratuito;
  • La conferma che gli interventi realizzati con l’obiettivo di eliminare le barriere architettoniche rientrano tra gli interventi trainati, potranno quindi usufruire dell’agevolazione le persone di età superiore a 65 anni. Tali interventi rientrando tra quelli trainati, dovranno necessariamente essere realizzati congiuntamente ad uno dei lavori incentivati con il Superbonus come trainanti.

Il cappotto a casa nostra!

Ci eravamo chiesti come sarebbe stato “abitare” in un cantiere dove veniva installato ill cappotto termico. Ed eccoci qui a lavorare nei nostri uffici mentre dalle finestre abbiamo visto crescere in alcuni giorni il ponteggio, abbiamo visto scendere acqua ed i detriti e poi abbiamo seguito il via vai dei materiali, gli operai con le loro cazzuole, fino al momento dei tasselli.

Siamo stati positivamente colpiti di imparare in prima persona quali sono i possibili disturbi della lavorazione di posa del cappotto e di scoprire che in effetti non sono molti, infatti sono minimi i momenti di vero rumore.

Abbiamo iniziato con il montaggio del ponteggio a metà febbraio, l’edificio che ospita i nostri uffici è una architettura degli anni 70, con una fascia di finestre ad ogni piano, arretrate dove le terrazze chiuse da parapetti continui ne ripetono la linearità.

L’intervento è iniziato con la battitura degli intonaci, questi ci erano sembrati piuttosto in buone condizioni, ma grazie a questa lavorazione abbiamo scoperto essere in fase di distacco su diversi fronti. I calcinaci sono stati raccolti e deposti nel cassone dei materiali speciali pronti per essere poi smaltiti.

La battitura degli intonaci

Le facciate sono poi state lavate e rese idonee alla posa del cappotto e quindi alla tenuta del fondo adesivo-rasante del sistema Kerakoll Airplus. Le operazioni si sono susseguite velocemente, dalla posa della base di partenza al fissaggio dei pannelli come da nostro progetto, iniziando con la facia di Eco Dur Zeta come da manuale. I pannelli venivano posizionati e trascorse 48h dalla posa, gli operai specializzati seguivano con la perforazione e la posa dei tasselli fisher. Sapevamo che i tasselli da normativa sono molti (6 al mq), quello che non sapevamo è che il rumore sulla zona specifica si diffonde per vibrazioni all’interno degli ambienti amplificandosi. Per fortuna, anche in questo caso, il fissaggio è molto rapido ed il rumore che ha disturbato le nostre telefonate solo quando relativo alla parete perimetrale della zona in cui eravamo seduti è durato poco e nel mentre abbiamo comunque potuto spostarci nella stanza a fianco per continuare le nostre attività.

Tassellatura

Al termine della posa dei pannelli e dei loro tasselli le fasi successive di fissaggio dei profili angolari, gocciolatoi e della rete con il nuovo strato di adesivo-rasante sono andate avanti senza causare ulteriori rumori molesti.

Quindi a chi ci chiedeva se il cappotto è una lavorazione invasiva e di disturbo per chi abita all’interno, ora possiamo rispondere serenamente che rispetto il grande beneficio che il cappotto ha sui vecchi immobili, il disturbo è davvero minimo.